“Il momento giusto per piantare un albero era 20 anni fa, il secondo è adesso”
Che vuol dire?
Significa che non puoi vivere nel rimpianto di non avere fatto/detto qualcosa, di non avere intrapreso una strada, di non aver fatto un tentativo quella volta che, insomma non puoi vivere nel passato.
Il perché è semplice: è passato. Non puoi più farci niente, non lo puoi modificare, poi solo guardarti indietro e la domanda ora è, di nuovo, “perché?” cosa guardi a fare indietro che poi inciampi, perdi la via dell’ora, pesti una cacca – che te lo spiego che fortuna porta!
Quello che il coaching mi sta insegnando è di scattare una fotografia mentale di come sono ora e di quello che ho ora, poi di andare avanti. Pensare al futuro, costruirne uno esattamente come lo voglio io, passo passo.
Quindi pianto alberi.
E mi sono iscritta al corso per diventare coach. Avrei potuto farlo prima? Beh, sì, magari non 20 anni fa ma avrei potuto prestare più attenzione a me e meno a quello che “era giusto” fare. Ma che ci penso a fare, ora?!
L’altro giorno parlavo con mio padre e quando ho detto:
“Beh, forse non era il momento di investire in questa cosa"
Lui – razionale, realista, (ex) conservatore – mi ha risposto: “Invece questo è il momento giusto, cosa avresti dovuto aspettare?”
Io non avevo più una risposta ma sono rimasta a pensare a quello che mi aveva detto.
Ha ragione lui: Ora e basta. E io aggiungo: Ora basta :)
Pianta il tuo albero e tra vent’anni – anche molto meno eh – sarai orgoglioso di te.
E’ il momento.
Photo by Jeremy Bishop on Unsplash
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