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Mi sento ansioso: quattro suggerimenti per affrontare l'ansia

Il coaching può affrontare il tema dell'ansia con un taglio diverso rispetto a quello psicologico. Questo breve articolo nasce per tirare le somme sull'argomento con quattro riflessioni per affrontare l'ansia e sentirsi meno ansiosi, a partire da quello che ho notato durante delle sessioni con alcuni clienti.


Se soffri di ansia, probabilmente hai anche già sentito mille volte:

• hai solo bisogno di rilassarti,

• smetti di preoccuparti e apprezza tutte le cose belle della vita,

• cerca di vivere di più nel momento.


Bello, vero?! Ma non funziona perché ci sono mille ragioni per cui ci sentiamo ansiosi.

Non tolleriamo di vivere nell’incertezza


L'ansia dell'incertezza ci fa sentire a disagio e l’istinto è fare qualcosa per sentirci meglio.


Facciamo un esempio riguardante la sfera professionale.

"Dovrei accettare il nuovo lavoro super figo o dovrei rimanere con il mio, noioso ma sicuro?"


Immaginiamo lo scenario: per decidere hai fatto tutte le tue ricerche, parlato con amici, consulenti e persone di cui ti fidi, ti sei dato tutto il tempo per pensarci.


Il risultato è che ti senti ancora insicuro e ansioso.


Finalmente stai per consegnare le dimissioni ma ti viene l'ennesimo attacco d'ansia, chiami ancora una volta una persona di cui ti fidi per avere rassicurazioni.

Quella chiamata è la mossa sbagliata!

Quando usi la rassicurazione per sfuggire all'incertezza, insegni al tuo cervello a temere l'incertezza e l'ansia.

Ciò significa che la prossima volta che ti sentirai insicuro, il tuo cervello ti farà sentire ancora più ansioso di sentirti al sicuro. E questo porterà a un impulso ancora più forte a evitare l'incertezza cercando rassicurazioni in giro.

Quando la tua tolleranza per l'incertezza è bassa, la tua ansia a lungo termine sarà alta.
La chiave sta nel tollerare l’incertezza a breve termine.

E non fare quella chiamata, per tornare al nostro esempio.

Quando affronti la tua incertezza e tutta l'ansia che ne consegue - accettandola invece di cercare di sbarazzartene - insegni al tuo cervello che, sebbene sia scomoda, l'incertezza in sé non è pericolosa.

Se prendi l’abitudine a tollerare l’incertezza, la tua fiducia nella tua capacità di tollerare quell'incertezza crescerà. E man mano che la tua fiducia cresce, la tua ansia si ridurrà.

Non sto dicendo che devi amare l'incertezza, dico che se vuoi sentirti meno ansioso, devi imparare a convivere con l’incertezza che è insita nella vita invece di cercare di sfuggirle.

Abbiamo bisogno di controllare cose e persone


Ovviamente, la nostra capacità di controllare le cose nella vita è una buona cosa ma non è sempre utile.

In certe situazioni, cercare di esercitare il controllo può effettivamente ritorcersi contro di noi.

Un esempio su tutti? Sforzarti di addormentarti!

In realtà, sforzarti di fare qualsiasi cosa aumenta i tuoi livelli di eccitazione, il che inibisce direttamente la tua capacità di addormentarti. E quando non dormi bene, sei molto più incline all'ansia.

Un altro esempio? Stare sveglio tutta la notte preoccupandoti di tutti gli scenari peggiori. Al mattino non solo sarai un relitto ma effettivamente l’esserti preoccupato non avrà cambiato effettivamente quello che accadrà.


Perché continui a farlo? Perché continui a provare a controllare le cose anche se sai che non puoi?

Ecco come funziona di solito:

• quando ci troviamo di fronte a cose al di fuori del nostro controllo, è naturale sentirsi impotenti,

• nel brevissimo termine, esercitare il controllo (per quanto inutile) fa sentire bene - ti fa sentire in controllo e ti distrae da quella dolorosa sensazione di impotenza,

• ovviamente, come qualsiasi analgesico, il beneficio è solo temporaneo.

Se vuoi ridurre la tua ansia per sempre, smetti di vivere cercando di controllare cose che non possono essere controllate.

Impegnati ad accettare che accadano cose brutte, l'impotenza a volte è inevitabile e cercare di controllare l'incontrollabile non fa che peggiorare le cose.


Cerchiamo di gestire lo stress invece dei fattori di stress


Una considerazione da fare è su un errore che tutti abbiamo fatto almeno una volta nella vita: cercare di gestire lo stress invece dei fattori di stress.

Penso che la maggior parte delle persone si renda conto che lo stress cronico - derivante dal lavoro o da una relazione che non ci soddisfa - è un importante contributo all'ansia.

Ma quello che la maggior parte delle persone non capisce è che gestire lo stress è, in realtà, un'idea terribile.


Lo stress è una reazione fisica a un fattore di stress.

Facciamo due esempi:

• Il tuo capo che invia un'e-mail passivo-aggressiva è un fattore di stress; la tensione che senti sulle spalle in risposta a questa mail è stress.

• Il tuo partner che fa un commento sarcastico è un fattore di stress, sentirsi inadeguati e insicuri ore dopo è stress.


La maggior parte delle persone trascorre così tanto tempo cercando di gestire lo stress che finisce per ignorare il vero problema: il flusso costante di fattori di stress!


Certo, a volte è letteralmente impossibile cambiare i fattori di stress.


Altre volte no, non ti raccontare bugie!


Ad esempio, molte persone finiscono per credere che le persone maleducate o tossiche nella loro vita siano un fattore di stress inevitabile che non cambierà mai. Di conseguenza, tutto ciò che possono fare è cercare di gestire il proprio stress: meditare di più, pensare positivo, ecc.

Il punto è che le persone finiscono per credere di essere loro stesse il problema.


Non è vero!


Fai una prova: sii più assertivo!


• Per quanto difficile possa essere, stabilire e imporre confini sani con il tuo coniuge passivo-aggressivo farà molto di più per la tua ansia che cercare di cambiare il tuo dialogo interiore.

• Avere una conversazione onesta e rispettosa con il tuo capo sul tuo carico di lavoro ridurrà la tua ansia molto più degli esercizi di respirazione prima delle riunioni.


Siamo troppo spesso accomodanti


La maggior parte delle persone odia i conflitti e fa cose piuttosto estreme per evitarli. Parlo di rinunciare ad aperitivi/cene/compleanni/avvenimenti per non dire di no al proprio capo, mi riferisco al non spiegare al proprio partner cosa si vorrebbe veramente preferendo passare dalla parte del torto pur di non ferirlo.


Ovviamente, però, essere accondiscendente si manifesta anche in tanti piccoli modi:

• Dire sempre di sì a qualsiasi film scemo proposto dalle amiche (o nel mio caso alle cene al ristorante messicano che non mi piace per nulla!)

• Non parlare in maniera costruttiva a un collega perché non vuoi che stia male e prenda il vostro discorso come una critica.


Indipendentemente dalle dinamiche il punto è: quando dai la priorità alle altre persone a spese di te stesso, insegni alla tua mente che non sei importante.

Se lo fai per troppo tempo, la tua fiducia diminuirà. E quando la fiducia in se stessi diminuisce, l'ansia aumenta.


Per fortuna, c’è una soluzione: puoi ridurre la tua ansia e aumentare la tua fiducia praticando l'assertività.


Inizia con piccoli passi:

• se hanno sbagliato il tuo caffè al bar, ridallo indietro e chiedine un altro: a te non piace il caffè macchiato, punto e stop. Non cercare sempre di adattarti,

• quando il capo chiede chi voglia occuparsi del nuovo progetto, tu stai zitto, tollera l'imbarazzo e lascia che qualcun altro prenda il nuovo incarico senza che tu debba morire di lavoro,

• dì alle tue amiche: "No, in realtà, non ho mai sopportato il messicano, preferirei il cibo cinese stasera".


Ovviamente, è bene pensare agli altri ed essere rispettosi dei loro desideri e bisogni ma come ogni cosa, attenzione agli eccessi.


Se vuoi ridurre la tua ansia cronica, inizia a difendere te stesso e i tuoi desideri e bisogni.

Impara a dire no.


E’ bellissimo, credimi!


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